Nasce il menù interreligioso

Sergio Dussin serve il pranzo in Vaticano ai quasi 400 rappresentanti delle religioni di tutto il mondo reduci da Assisi. Niente latticini, aglio, cipolla e vino nelle cotture, “sì” al broccolo di Bassano, al sedano di Rubbio e all'olio di Pove 

 di Alessandro Tich - bassanonet

E' stato, per sua stessa ammissione, il pranzo più difficile della sua carriera.
Ma proprio per questo, a evento concluso, anche una delle sue più grandi soddisfazioni.
Perché le persone da servire a tavola non erano commensali qualsiasi, ma i 390 rappresentanti delle fedi e delle religioni di tutto il mondo che giovedì scorso, ad Assisi, hanno partecipato alla “Giornata di riflessione, dialogo e preghiera per la pace e la giustizia nel mondo” presieduta da Papa Benedetto XVI nel 25esimo anniversario del primo incontro interreligioso voluto da Giovanni Paolo II nel 1986.
Una responsabilità non da poco per Sergio Dussin, ristoratore bassanese, che pure in Vaticano è di casa e che già diverse volte ha avuto l'occasione di organizzare i pranzi ufficiali del Santo Padre.
Ma questa volta l'impegno era molto diverso: il cibo, per molte confessioni, è uno degli elementi alla base della stessa pratica religiosa. Nel menù studiato dallo staff di Dussin è stato quindi evitato di inserire qualsiasi ingrediente, vietato dalle singole tradizioni, che potesse provocare incidenti diplomatici.
Una selezione di pietanze e di prodotti che ha dovuto tener conto della contemporanea presenza a tavola di personalità delle diverse confessioni cristiane e ancora musulmane, ebraiche, buddiste, taoiste, shintoiste, hindu, bahai, rappresentanti delle religioni tradizionali di Africa, America e India, di diverse altre nuove religioni non ancora classificate e persino quattro intellettuali non credenti.
“Abbiamo predisposto un menù - spiega il ristoratore - privo di latticini, senza aglio né cipolla e senza vino nelle cotture. Si tratta di ingredienti espressamente vietati da alcune religioni. Il vino in bicchiere, Bianco di Zonta, Gambellara Vignato e Moscato per il dessert, non è stato servito ai musulmani, che hanno bevuto succo di arancia. Per tutti, c'era anche acqua naturale. Ai vegani abbiamo servito un menù differenziato, a base esclusivamente di verdure. Per i dieci rappresentanti della religione ebraica ci siamo avvalsi della collaborazione di un ristorante kosher di Roma. Era molto importante che tutto funzionasse alla perfezione perché un incontro conviviale di questo tipo non era mai accaduto prima.”
Il pranzo con le religioni del mondo, intitolato “Con diversità alla stessa tavola” e offerto dal segretario di Stato card. Tarcisio Bertone, si è svolto ieri alle 13 nell'atrio dell'Aula Paolo VI del Vaticano a seguito dell'incontro degli stessi partecipanti con Papa Ratzinger, sempre in Vaticano, nel giorno successivo alla manifestazione di Assisi.
“Sediamoci attorno alla stessa tavola - è stato l'invito rivolto agli ospiti dal segretario di Stato Bertone all'inizio del pranzo -, con tutte le nostre diversità e con l'impegno comune di metterci con tutte le nostre forze al servizio della causa della pace.”
“Abbiamo proposto un menù a base di pesce - rivela ancora Dussin - perché ieri era venerdì e la nostra tradizione cristiana richiede il pesce invece che la carne, e la proposta è stata accettata dalle autorità vaticane. E' stata anche la prima uscita ufficiale del broccolo di Bassano, un prodotto che sarà alla base delle campagne future della ristorazione bassanese. Tra gli ingredienti a tavola abbiamo inserito anche il sedano di Rubbio e l'olio di Pove. Noi portiamo avanti il nostro territorio, e quando usciamo dai confini di Bassano vogliamo essere gli ambasciatori dei nostri prodotti tipici.”
Sono state quattro, in tutto, le portate servite: come antipasto, trancio di salmone bollito con sedano di Campese; per primo, fusilli fatti in casa con pomodoro e cubetti di melanzane; per secondo, filetto di orata con broccolo di Bassano bollito e condito con olio di Pove e come dessert semifreddo all'ananas con salsa di fragole.
Oltre al personale di sala e di cucina del ristoratore locale, all'evento era presente anche un gruppo di persone giunte appositamente da Bassano, tra cui l'esperto di cultura enogastronomica Otello Fabris, che hanno collaborato al servizio a tavola.
“Il pranzo è durato poco più di un'ora - conclude Dussin - e si è svolto nella massima semplicità, nonostante l'importanza del momento.”

Gault Millau Südtirol assegna gli ambitissimi quattro cappelli ad uno chef altoatesino

Per la prima volta nei suoi dieci
anni di pubblicazione, Gault Millau Südtirol assegna gli
ambitissimi quattro cappelli ad uno chef altoatesino: Norbert
Niederkofler, lo chef Norbert Niederkofler dell'Hotel Rosa
Alpina di San Cassiano in Badia. Anche "Le Guide de l'Espresso
Alto Adige-Südtirol" gli hanno riconosciuto il massimo del
punteggio.
Negli ultimi anni il numero dei ristoranti inseriti nelle
guide non ha subìto variazioni significative. E' invece
aumentata la fascia più alta. Il secondo voto più alto infatti,
ovvero i tre cappelli, sono stati assegnati quest'anno a ben
quattro ristoranti. Lo "Schöneck" di Falzes e lo "Jasmin" di
Chiusa hanno conquistato il terzo cappello raggiungendo una
valutazione di 17 punti a testa; la "Gourmetstube Einhorn" di
Mules fa il suo ingresso trionfale nella guida collezionando
subito 17 punti e tre cappelli; con 18 punti infine conferma la
propria qualità il ristorante "Castel" di Tirolo, che ormai da
dieci anni sfoggia i tre cappelli da cuoco. Per capire meglio:
nel 2002 la guida "Gault Millau Südtirol" elencava appena un
locale con tre cappelli. Situazione pressoché identica nella
guida regionale edita dall'Espresso, giunta all'undicesima
edizione, nella quale è possibile constatare un salto di qualità
altrettanto notevole. (ANSA).

28 hotel corrispondenti trovati a San Cassiano

In controtendenza rispetto ai tanto proclamati brunch, "Il pranzo della domenica" attinge alla migliore tradizione italiana

- Si e' fatto conoscere dal pubblico televisivo soltanto un anno fa con il programma "Casa Alice" ed e' gia' un volto noto agli appassionati di cucina. E' Daniele Persegani che oggi porta il libreria il suo primo libro di ricette, "Il pranzo della domenica", edito da Sitcom Editore.
In controtendenza rispetto ai tanto proclamati brunch, "Il pranzo della domenica" attinge alla migliore tradizione italiana, gastronomica e sociale, nata negli anni Sessanta. Un modo di vivere il giorno della festa, della famiglia e, piu' in generale, della convivialita', che oggi Daniele Persegani rivisita e propone ai lettori grazie a una ricca raccolta di ricette. "Il pranzo della domenica" sara' presentato oggi a Roma, alle 18.00, presso la libreria Melbookstore di Via Nazionale 254, alla presenza dell'autore, di Francesca Topi, Responsabile del canale Alice, e di Giulia Macri', Vice Direttore del mensile Alice Cucina. Il nuovo volume arricchisce l'offerta della Collana Alice legata ai volti del canale televisivo Alice: al fianco di Franca Rizzi, in "Casa Alice", Daniele Persegani ha dato visibilita' alle sue doti di chef, ristoratore e insegnante. In questo libro, con oltre cinquanta ricette e una sezione dedicata al decoro e alla mise en place, lo chef romagnolo rende un tributo alla migliore tradizione italiana, quella che invita a riunirsi intorno a una tavola ben apparecchiata per trascorrere i giorni festivi, allietati da una piacevole compagnia e dal buon cibo.

agi