Vino rosso e pesce, il matrimonio possibile

di Eleonora Cozzella
Il vino rosso abbinato a piatti di pesce? E' spesso un luogo comune al negativo:  sommelier e appassionati lo hanno (quasi) sempre ritenuto un errore gastronomico. Ma non è proprio così…  Se una volta veniva considerato matrimonio mal riuscito, di recente se ne è ri-scoperta la validità. Non tutti i rossi vanno bene, s'intende. Ma se si trova quello giusto il successo a tavola è sicuro. Un libro ne svela segreti e ricette

In Sardegna le cozze anche crude e le patelle, appena staccate dallo scoglio, si accompagnavano spesso e volentieri a un bicchiere di rosso.
Lo stesso accadeva, come in molti ricorderanno, sul litorale laziale quando i pescatori di ricci uscivano dal mare e si concedevano uno "spuntino" annaffiando col rosso i gustosi echinodermati.

E poi le zuppe di pesce tipiche della cucina delle nostre città costiere non si gustavano proprio col rosso (pensiamo al brodetto di Fano, a quello vastese o al Cacciucco di Livorno e di Viareggio per esempio)?

Poi qualcuno decise che non andava bene e le abitudini popolari dei nostri bisnonni sono diventate errori gastronomici.
Da qualche tempo, per fortuna, sulla via della riabilitazione.

Vino rosso e pesce, il matrimonio possibile

La strada per il recupero di abitudini di un tempo passa anche per lavori come "Pesce e vino rosso - Breve guida tra le eccellenze di un paradosso gastronomico toscano".

Un libro - che sarà presto disponibile nelle Apt della Costa Etrusca - frutto di un lavoro triennale di ricerca da parte di due giornalisti appassionati di gastronomia e legati alla loro Regione, Marco Provinciali e Andrea Leonardi.

Gli autori hanno iniziato con l'idea di marketing territoriale, finendo col coinvolgere medici nutrizionisti, sommelier e chi - dice Marco Provinciali - "in prima persona è il vero collegamento tra i prodotti dell'agroalimentare del territorio e i consumatori, locali o turisti che siano, cioè i cuochi".

Ecco quindi che hanno chiesto a una piccola-grande schiera di chef rinomati (in Toscana e non solo) di fornire per questa raccolta una ricetta a testa, abbinata a un Rosso.

Naturale che l'iniziativa, presentata durante l'appena concluso Vinitaly nello spazio della Toscana, abia riscosso notevole interesse.

Ecco alcune ricette estratte dal libro con i relativi rossi di accompagnamento


corsi-triglia Tra pane e triglia in salsa alla livornese

di Debora Corsi
del ristorante La Perla del Mare a San Vincenzo
Un piatto che cita le classiche triglie alla livornese
abbinato a un Petra, Alto Sangiovese, Igt Toscana Rosso, Sangiovese 100%

martinelli-rosso Pralina di baccalà mantecato con cuore liquido di porcini

di Michele Martinelli

del ristorante Locanda Martinelli a Nibbiaia (Li)
Un antipasto di estrema eleganza, i cui ingredienti sposano mare e bosco
abbinato a La Regola, Podere La Regola, Rosso doc Montescudaio Cabernet Franc


spago-ricci Spaghetti ai ricci

di Enrico Faccenda
del ristorante Nonna Isola a Castiglioncello
Si tratta di un grande classico della cucina marinara, di cui lo chef svela i piccoli segreti
A questo primo piatto è abbinato un Piastraia di Michele Satta, Bolgheri rosso doc (Cabernet, Merlot, Syrah, Sangiovese)


astice-tegame Astice al tegame

di Luciano Zazzeri

del ristorante La Pineta a Marina di Bibbona
Semplice e al contempo grande questa preparazione con il crostaceo pregiato che i locali chiamano "lupicante"
Viene in questo caso accompagnato da un Cifra, Costa Toscana Rosso Igt, Cabernet Franc 100%


baccala-vallini Baccalà in tegame con olive taggiasche e pinoli di San Rossore


di Emanuele Vallini
del ristorante La Carabaccia a Bibbona
Un secondo piatto che conquista occhi e palato per il suo equilibrio e i sentori tipici del Mediterraneo.
Il piatto è abbinato a un Integolo di Sada, Igt Toscana (Cabernet sauvignon, Montepulciano, Alicante)



(30 marzo 2012)