La manna in pasticceria a Castelbuono

Il mio viaggio nelle Madonie m'ha condotto in un paese fantastico, Castelbuono, a 423 metri sul livello del mare. Il nome deriva, appunto, dal castello del paese che appartenne alla famiglia dei Ventimiglia e dove all'interno c'è una cappella bellissima, dedicata a Sant'Anna, la madre della Madonna, della quale si conserva una reliquia. Basta venire qui per capire come in Sicilia vigeva il medesimo sistema di difesa e comunicazione di altre parti, attraverso le sommità dei monti, ognuno con una torre o un castello.
Ma Castelbuono è da visitare per tanti altri motivi: le chiese, le piazze e la sua gente accogliente. E Cefalù dista pochi chilometri. Siamo tra Messina e Palermo, in un angolo di natura incontaminato, dove dalle cortecce del frassino hanno imparato a ricavare la manna, una resina dolce che è utilizzata anche in pasticceria. E la specialità del panettone alla manna è stata la scoperta che ci ha portato sulle tracce di questo paese. Lo fa una famiglia, i Fiasconaro, che dà il nome a un'azienda dolciaria di prim'ordine. I fratelli Fiasconaro sono Fausto, Martino e Nicola, abilissimo pasticciere, che ha imparato dai maestri del Nord a fare il dolce natalizio. Quando siamo stati a trovarlo, in pieno agosto, aveva attivato da cinque giorni la nuova fabbrica, che iniziava a produrre i panettoni per l'estero; fra poco toccherà alla produzione nazionale e, come ogni anno, il suo prototipo sarà sulla bocca di tanti, a indicare quale sia il migliore d'Italia. Nicola Fiasconaro coi suoi fratelli è partito da una semplice pasticceria, che ancora oggi svetta nel centro del paese e propone una delle granite siciliane più buone che possiate immaginare. Ma è anche un locale modello, di raffinato design, con un dehors su piazza Margherita, dove si affaccia anche la chiesa della Matrice Vecchia, costruita nel XIV secolo. Di fronte alla pasticceria c'è lo show room con tutti i prodotti Fiasconaro che annoverano anche biscotti, mieli, confetture, liquori e torroni (il mannetto ad esempio è il torrone alla manna). Hanno creato una sorta di joint venture con altri otto piccoli artigiani siciliani del dolce, che porta in tutto il mondo un messaggio: questa è una delle regioni più dolci del mondo. Be', quando sono stato a visitare questa realtà che vi sto raccontando, l'ammirazione era alle stelle: un'impresa che dà lavoro a 100 persone e che con creatività e amore al territorio ha fatto fiorire una tradizione. Ma non è finita, perché la visita a Castelbuono ha una tappa anche a tavola. In questo caso nell'osteria di Giuseppe Carollo, che porta il nome di Nangalarruni. Qui hanno codificato i piatti della tradizione della Madonie, per cui potrete assaggiare tortiglioni al ragù di maialino con ricotta di basilisco, pasta e patate con fonduta di Caciocavallo e funghi oppure
filetto di maialino nero in crosta di manna, mandorle e pistacchi. Infine una piccola azienda agricola, che produce le migliori confetture della
Sicilia. Si chiama Bergi e l'assaggio delle sue confetture di limoni, prugne, fichi d'India e nespole è rimasto indelebile nel tempo. W Castelbuono!
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