Biella celebra il risotto italiano. Dal 27 ottobre nove giorni di Festival

Ottantuno ricette, 50.000 piatti serviti, 3 tonnellate di riso utilizzato. Secondo gli organizzatori queste le cifre previste per il secondo Festival Nazionale del Risotto, al via il 27 ottobre a Biella presso il polo fieristico Expobinove di Gaglianico. Una kermesse interamente dedicata al risotto, dove fino al 4 novembre, a qualsiasi ora, sarà possibile gustare ogni giorno 9 preparazioni diverse, realizzate da maestri risottieri locali con i prodotti dell'Alto Piemonte, birra Menabrea, toma, Maccagno, Bettelmatt delle Valli ossolane in testa.


Insieme alla paletta, la spalla del maiale cotta tipica della cucina del posto. Celebre nel mondo per i suoi tessuti, il biellese non ha mai esportato la propria cultura gastronomica: il risotto rappresenta invece la sintesi delle varie economie del territorio, come il vino nelle Langhe e il tartufo nell'Albese, e per questo secondo gli organizzatori della manifestazione (Ente fiera, Camera di Commercio, ATL e città di Biella, Regione Piemonte) va promosso e valorizzato. Protagonista delle ricette sarà il Riso di Baraggia Biellese e Vercellese, l'unico in Italia a potersi fregiare nelle sue 7 varietà (Arborio, Carnaroli, Baldo, Balilla, S.Andrea, Loto e Gladio) dal 2007 del riconoscimento DOP. Coltivato su 24.000 ettari a cavallo tra le due province (solo il 10% della superficie risicola nazionale), nelle zone di brughiera che dalle Prealpi scendono verso la pianura, il Riso di Baraggia presenta caratteristiche di eccellenza assoluta per consistenza e tenuta in cottura, tanto da essere considerato dagli esperti il 're dei risi' e perfetta materia prima per risotti. Alla manifestazione saranno presenti anche altre realtà risicole italiane: i produttori polesani con i risotti del Delta del Po e quelli di Isola della Scala, in provincia di Verona, che proporranno ogni giorno il loro Vialone Nano all'Isolana, con carni di manzo, maiale e verdure.

Testimonial e certificatore del Festival il giornalista e critico gastronomico Edoardo Raspelli. 'Il risotto, una vera leccornia, è la trasformazione in tanti piatti tipici degli ingredienti di una determinata zona. E sintetizza bene il mio slogan Terra, Territorio e Tradizione che ho creato 10 anni fa.

In Italia il riso, al contrario che in India, dove è usato come accompagnamento, è l'ingrediente di centinaia di piatti, anche dolci, persino di merendine'. Raspelli, a due anni dall'intervento di bendaggio gastrico, sabato 27 a Biella festeggerà la perdita di 33 chili. 'Sono sceso da 126 a 93 chili', spiega il giornalista, 'e con il lavoro che faccio è un ottimo risultato. Festeggerò mangiando. Se mi piace il risotto? Com'è noto sono onnivoro, ma adoro i risotti con il pesce'.
ansa