Vinitaly and the City è il Fuori Salone di Vinitaly, seconda edizione di una manifestazione dedicata a tutti gli appassionati del buon cibo e del buon vino

Vinitaly and the City è il Fuori Salone di Vinitaly, seconda edizione di una manifestazione dedicata a tutti gli appassionati del buon cibo e del buon vino, in programma al Palazzo della Gran Guardia di Verona domenica 6 e lunedì 7 aprile dalle 17.30 alle 23.00.
Verona, 5 aprile 2014. Un appuntamento atteso da visitare nel dopo fiera per concludere la giornata in allegria e in compagnia: è Vinitaly and the City, l'evento serale che Vinitaly organizza nel cuore della città di Verona, al Palazzo della Gran Guardia, nelle serate del 6 e 7 aprile. Un ambiente allestito con classe, ricco di proposte golose e curiose grazie ad un’ampia selezione di oltre 300 etichette di vini nazionali e ricercate produzioni tipiche di qualità, offerte in degustazione ad appassionati e intenditori.
Qui il visitatore ha l’opportunità di entrare a contatto con le eccellenze del nostro territorio. Calici Zafferano in alto per i vini selezionati da Gambero Rosso e da Verona Wine Top della Camera di Commercio di Verona, per i vini rosati del Concorso Enologico Nazionale “Rosati d’Italia” e per la selezione dei concorsi enologici seguiti dalle Camere di Commercio di Novara, Torino, Alessandria e Asti, grazie alla collaborazione di Unioncamere Piemonte. Quest'anno, grazie al Consorzio del vino Durello, viene allestita un’ampia area sparkling, che offre ai visitatori l’opportunità di degustare questo spumante giovane, alternativo e dal carattere “vulcanico”.
Non solo i grandi nomi del vino a Vinitaly and the City. Il sipario si apre anche per l'alta cucina, con un live cooking che promette di stupire anche i palati più raffinati. Ai fornelli rinomati chef, impegnati nella preparazione di piatti gourmet: Pasquale Palamaro di Indaco, ristorante dell'Albergo della Regina Isabella di Iischia, e Salvatore Bianco del Comandante, ristorante dell'Hotel Romeo di Napoli.
Il visitatore nel loggiato del Palazzo della Gran Guardia, illuminato dall’Officina delle idee, può vivere due serate all’insegna del piacere culinario, tra dolce e salato, caldo e freddo. In degustazione sfiziosi fingerfood che rappresentano le peculiarità della nostra tradizione culinaria, sinonimo di genuinità. Protagoniste di appetitosi e singolari abbinamenti nei primi piatti pensati dagli chef, le Mele del Consorzio Ortofrutticolo di Belfiore. Presente un’ampia selezione dei formaggi freschi e stagionati Lattebusche e gli invitanti assaggi proposti dalla Strada dei vini e dei sapori del Trentino, che presenta l’offerta gastronomica regionale con gustosi formaggi accompagnati dall’immancabile speck e, ancora, deliziosi spaetzl serviti con trote e salmerini affumicati e marinati. Di Meggiolaro prodotti artigianali di alta qualità e per chi non vuole rinunciare a dolci tentazioni, ecco le fave di cioccolato Domori, prodotte esclusivamente con le varietà più pregiate di cacao, mentre Surgiva è l'acqua ufficiale dell'evento.
Nella bouvette della Gran Guardia di scena l’enogastronomia parmigiana con Parm.Eat, che offre i vini dei Colli, i salumi, dal Prosciutto di Parma al Culatello, e l’immancabile Parmigiano-Reggiano. La degustazione, promossa da Camera di Commercio di Parma, dal Comune di Parma e dai Consorzi di tutela, è una gustosa anteprima dell’evento che si svolgerà a Parma nel giugno prossimo.
Questo e altro ancora a Vinitaly and the City. Il visitatore, con un ingresso di 15,00 euro, può combinare quattro diverse degustazioni a scelta fra vino e cibo. Un evento da non perdere, per un'esperienza organolettica a tutto tondo.



Servizio Stampa Veronafiere
Tel.: + 39.045.829.82.42 – 82.85
E-mail: pressoffice@veronafiere.it
Web: www.vinitaly.com

Sapori tra le righe. Il Buonpaese - Territorio e gusto nell’Italia in declino

Nata nel 1987, oggi l’associazione Città del Vino conta 500 comuni e rappresenta una straordinaria esperienza istituzionale e politica su cui, nel 2012, sono stati chiamati a riflettere ricercatori, politici, intellettuali, produttori. Da questa riflessione, che parte dal vino e arriva alla politica e al paesaggio, prende lo mosse il libro di Rossano Pazzagli. 
http://www.ibs.it/code/9788860196804/pazzagli-rossano/buonpaese-territorio-gusto.html?shop=4533
Il declino che stiamo vivendo adesso è iniziato quando si è deciso di spezzare di netto il patto secolare che gli italiani avevano stretto con il paesaggio” scrive Sergio Rizzo nell'introduzione al libro di Pazzagli. Una considerazione amara che scandisce un passaggio della nostra storia recente, condivisa solo da una parte dei nostri concittadini perché l’altra l’ha vissuta come una liberazione.
La lobby del mattone e del cemento ha profondi e trasversali legami nella nostra società e ha dato vita ad una cultura radicata dove i concetti di sostenibilità fanno un’immane fatica a radicarsi. Per questo oggi è difficile provare a risalire la china partendo dal territorio e dalla bellezza, che soffrono per le tante ferite inferte dopo la rottura di quel patto. Eppure, il riscatto può partire solo da lì, da quei comuni che hanno rappresentato e rappresentano l’Italia del territorio rurale, fatto di tante piccole città e paesi, veri o propri gioielli che rappresentano l’ultimo baluardo contro il totale degrado.
Il libro di Rossano Pazzagli si snoda partendo da una riflessione sull’esperienza dell’associazione Città del Vino, fondata a Siena nel 1987 da una quarantina di comuni, a cui sono stati chiamati ricercatori, giornalisti, produttori, intellettuali e politici, di estrazione e di opinioni anche assai diverse tra loro, che nel corso del 2012 hanno pubblicato sul sito web e sulla rivista Terre del Vino, i loro contributi. Riflessioni che hanno investito la storia del vino italiano negli ultimi 30-40 anni, l’importanza del territorio rurale, il ruolo dei Comuni, il rapporto tra agricoltura e turismo, la funzione della cultura e la debolezza – più che altro il vuoto - della politica. L’associazione è cresciuta nel tempo fino a superare i 500 municipi aderenti, costituendo una straordinaria esperienza istituzionale e politica che partendo dall’enogastronomia ci parla delle campagne e dell’agricoltura italiana, delle differenze e dell’unicità del Bel Paese. Ma il volume è anche un difficile tentativo di costruire una storia condivisa in un Paese dove la memoria non sembra essere una delle principali doti nazionali. Rossano Pazzagli, che insegna storia moderna presso l’Università degli Studi del Molise, e fa parte del consiglio direttivo della Società dei Territorialisti, ha provato a riannodare i fili per una possibile – e auspicabile - rinascita italiana scegliendo come vie privilegiate “la salvaguardia del territorio rurale e dell’autonomia comunale, così come la tutela e la valorizzazione delle risorse locali”. Un libro da leggere e sui cui riflettere.

Il Buonpaese - Territorio e gusto nell’Italia in declino | Rossano Pazzagli | Felici Editore | pp. 260 | euro 15

a cura di Andrea Gabbrielli

gamberorosso.it