Viterbo è anche gastronomia

La sua cucina povera esprime l’incontro tra i sapori romaneschi e quelli maremmani. Per gustare qualcosa di territoriale, ma proposto con creatività, fermatevi al Vecchio Orologio (via Orologio Vecchio 25), un locale tutto in peperino dominato da tre archi a tutto tondo a fare da cornice. Il menu propone gnocchi di castagne, frutto tipico dei boschi della Tuscia, con crema di parmigiano e radicchio, una zuppa di ceci e castagne che esalta uno dei legumi principi di questa terra, e un fagotto di pollo condito con pancetta patate e carciofi.

Sono questi infatti i tipici prodotti di una terra fertile perché vulcanica: le patate di Grotte di Castro, i carciofi di Tarquinia, i ceci di Valentano, le castagne dei Monti Cimini. Sempre in centro l’Enoteca La Torre (via della Torre 5) rivisita i piatti locali con un tocco eccentrico. La ricotta della zona viene proposta in ravioli con fegatini di pollo, confit e marsala e l’agnello della Tuscia è servito croccante all’amaretto. Il tutto in un’atmosfera informale ed equilibrata ricavata nelle ex scuderie di un palazzo cinquecentesco all’interno della cinta muraria.

Appena fuori Viterbo, a due passi dal raccordo autostradale, il ristorante Duemilaotto (via B.D. Barbieri 1) prepara le strappatelle fatte in casa alla viterbese con salsiccia e fiore di finocchietto al peperoncino, il famoso coniglio leprino in porchetta alla viterbese, e i medaglioni di filetto di maialino su fagiolo tondino di Gradoli. Chi vuole tenersi leggero può accontentarsi di un caffè, ma non in un bar qualunque. Meglio andare sul sicuro e scegliere uno dei grandi caffè storici italiani. E’ il Gran Caffè Schenardi (corso Italia 11) creato dall’architetto romano Vespignani. Fu cenacolo risorgimentale e luogo d’incontro abituale di poeti, rivoluzionari, politici e autorità pontificie. Qui prendeva il suo caffè Orson Welles mentre girava l’”Otello”, ambientato in questo territorio, e Alberto Sordi qui chiacchierava con Federico Fellini tra un ciak e l’altro dei film “I Vitelloni”, tutto girato in città 

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