Un viaggio all'insegna dei sapori in Canton Ticino

( Di Ida Bini  )
In Svizzera il Canton Ticino, a due passi dal confine con l’Italia, è la patria della cucina a chilometri zero, del buon vino Merlot e delle eccellenze enogastronomiche – dai formaggi ai funghi, dalle castagne alla cacciagione - da scoprire nelle cantine, nelle fattorie, negli alpeggi e nei grotti, le caratteristiche cantine scavate nella roccia. L’autunno è un ottimo periodo per camminare nei boschi, tra i vigneti e nelle valli ticinesi alla scoperta delle tradizionali materie prime, tutte di ottima qualità, e dei prodotti genuini, realizzati artigianalmente secondo la tradizione gastronomica locale e portati direttamente in tavola, secondo la filosofia della cucina a chilometri zero. In questo periodo, inoltre, i paesaggi sono incantevoli con i caratteristici colori ramati, gialli e rossi e le cime che cominciano a imbiancarsi. Per promuovere le eccellenze del territorio ticinese e per scoprire i luoghi dove i prodotti di qualità vengono creati artigianalmente sono stati creati percorsi tematici e una serie di attività turistiche personalizzate.
Tra questi spiccano otto itinerari alla scoperta dei migliori formaggi del territorio con l’opportunità di essere accolti in fattorie, agriturismi e alpeggi; si potrà assistere alla lavorazione, arrivando entro le 9 del mattino; ci sarà poi la possibilità di assaporare e acquistare i prelibati formaggi d’alpeggio, nati solo da animali al pascolo, e in alcuni casi sarà possibile anche alloggiare nelle strutture. I formaggi lungo la valle di Blenio e nella Leventina profumano della flora alpina dei pascoli, che arrivano anche fino a 2.800 metri d’altezza: sono formaggi da tavola quasi esclusivamente a base di latte di mucca, buoni dopo quattro mesi ma eccellenti dopo un anno di stagionatura. Si possono assaggiare e acquistare nei tanti alpeggi e nei caseifici artigianali, assieme alle ricotte, al burro, alla panna, allo yogurt e alle specialità di ogni produttore: l’alpeggio Cruina, l’alpeggio Manegorio, Corte Cassina del Buco e Alpe Pontino.
Ad Airolo il caseificio del Gottardo ha una parte dimostrativa e un ristorante, dove si possono gustare diversi piatti a base di formaggio. Imperdibile è una sosta al grotto dei Due Ponti, nel paese di Giornico, su una piccola isola nel fiume Ticino, collegata alla Valle Leventina da due ponti romani che danno il nome al grotto. Anche la valle di Blenio, nelle vicinanze del passo del Lucomagno, ospita interessanti alpeggi come l’Alpe di Pian Segno a Olivone e il rinomato grotto Sprüch di Ludiano, che offre piatti squisiti della cucina tradizionale ticinese da gustarsi seduti davanti al camino. Nella zona intorno a Lugano gli alpeggi sono a bassa quota, a circa 1.200 metri, e producono ottimi formaggi di capra, formaggelle (formaggi ottenuti da latte scremato della panna che affiora in modo naturale) e misti di capra e mucca a pasta acida.
Nei pressi di Lugano, a Tesserete, è possibile fare merende e piccoli pranzi a base di salumi, formaggi e vino Merlot del Ticino e fermarsi per la notte sdraiati sulla paglia. Da non perdere è il grotto Morchino, immerso nel verde della strada per Carona, facilmente raggiungibile dall’uscita autostradale Lugano-Sud, prima di arrivare al paese di Pazzallo. L’accogliente locale è stato recentemente ristrutturato, mantenendo le caratteristiche architettoniche della sua struttura originale. Il distretto di Mendrisio presenta alpeggi a quote ancora più basse che producono le famose robiole, formaggi di latte misto; i büscion, formaggini gustosi da consumare freschi, e gli zincarlin, formaggi con aglio, prezzemolo tritato e pepe. Qui si possono ammirare le nevere, costruzioni in pietra, in parte interrate, dove si depositano i formaggi. In questa zona è possibile fare anche un itinerario con il trenino a cremagliera che parte da Capolago e raggiunge la vetta del Monte Generoso che offre una stupenda vista sulla regione dei laghi e sulla catena alpina, dal Gran Paradiso al Cervino, dal Monviso al Monte Rosa. All’uscita nord del borgo di Mendrisio si può percorrere la via delle Cantine che conduce all’antico grotto Bundi, rimodernato e con un’ottima cucina basata su specialità ticinesi; il grotto offre una vasta scelta di vini pregiati. Anche nella zona di Bellinzona gli alpeggi producono ottimi formaggi che si vendono direttamente al pubblico; tra i tanti presenti nella zona, i più rinomati sono l’alpeggio Giumello e l’alpeggio Mornera che si trova su un delizioso laghetto con ninfee. Tutto il territorio si presta a incantevoli passeggiate lungo sentieri segnalati che entrano nei boschi e passano accanto a baite e a fattorie invitanti.
La val Pontirone, per esempio, è un luogo incontaminato e selvaggio, bellissimo da scoprire: all’inizio del Novecento era famosa per una fiorente industria del ghiaccio e per la lavorazione della calce; oggi produce formaggelle grasse e una buonissima ricotta di siero, in particolare presso l’alpeggio Alpe di Sceng, dove si possono anche acquistare. La Vallemaggia è un’altra zona dove si producono ottimi formaggi (robiole, burro da siero e ricotta di latte misto), soprattutto il famoso e raro “formaggio della paglia”, molto ricercato e dall’inconfondibile sapore. Tutta la zona è coltivata a ortaggi e a cereali e in località Linescio si vedono ancora i numerosi terrazzi costruiti anticamente per coltivare segale, canapa e lino. Al bivio del borgo di Peccia, in fondo alla Vallemaggia, è bene seguire le indicazioni per il bosco e il grotto Pozzasc, situato sul fiume: originariamente era un antico mulino e oggi, dopo una sapiente ristrutturazione, è un grotto molto invitante e piacevole, anche grazie alla sua buona cucina casalinga con specialità di polenta e formaggio. Infine nella zona di Locarno si produce un formaggio bianco e leggermente piccante al latte di mucca e di capra; infine tanti sono gli alpeggi nella valle Verzasca e nella valle Onsernone - Fümegna, Mügaia e Saléi i più ricercati – che producono ottimi prodotti caseari.
ansa