Sicilia: I CAPOLAVORI DELL'AGROALIMENTARE D'ITALIA

DAI PIATTI POVERI DI VERGA AL TIMBALLO DI MACCHERONI DI TOMASI DI LAMPEDUSA, FINO AGLI ARANCINI DI CAMILLERI, “IL TIMBALLO DEL GATTOPARDO”, SPETTACOLO DI SCENA A TAORMINA (28 LUGLIO), RISCOPRE I SAPORI E LE RICETTE PIU’ ANTICHE DELLA CUCINA SICILIANA

Se Giovanni Verga raccontava nei suoi romanzi e novelle la cucina semplice e povera i cui piatti accompagnavano le giornate dei contadini siciliani, primo fra tutti la zuppa di fave, Giuseppe Tomasi di Lampedusa descriveva magistralmente il timballo di maccheroni sulla tavola del Principe di Salina, e gli arancini sono solo una delle prelibatezze a cui non resiste il Commissario Montalbano nei racconti di Andrea Cammilleri. A riscoprire i sapori e le ricette che rendono unica la cucina siciliana, è “Il timballo del Gattopardo”, spettacolo di Rosario Galli, di scena il 28 luglio al Palazzo dei Congressi di Taormina, promosso dalla Sezione Teatro di Taormina Arte: sul palco il cibo incontra i grandi maestri siciliani della letteratura italiana, con due chef-attori impegnati nella preparazione di un banchetto funebre in onore di una famosa baronessa.
fonte: winenews.it

Un evento del tutto originale, un intreccio tra letteratura e gastronomie siciliane, la storia di due chef, o meglio, uno chef di professione, Carmelo Chiaramonte, che in questa occasione vestirà anche i panni dell’attore, e Carlo Cartier, un vero attore, appassionato dei fornelli, che interpreterà un grande chef, armati di padelle ma soprattutto di ricette antiche e gustose, che raccontano la Sicilia e le sue origini gastronomiche, da Archestrato di Gela, capostipite dei cuochi poeti e filosofi, fino a Brancati e Camilleri, passando per l’Abate, Meli, Verga, De Roberto, Tomasi di Lampedusa e Vittorini.