Under 50, benestante e in cerca di relax. Ecco l'identikit dell'enoturista siciliano

(Antonio Di Giovanni) È uomo fra i 30 e i 50 anni, laureato, reddito medio-alto, spende per bottiglie anche più di 50 euro al mese, si muove generalmente con familiari e amici, visita le cantine più di una volta all’anno ma, soprattutto, lo fa per scoprire le attrattive turistiche e culturali del territorio circostante. È l’identikit dell’enoturista siciliano tratteggiato in uno studio svolto da due ricercatori dell’università di Catania, Vincenzo Asero e Sebastiano Patti.
L’indagine, resa nota in questi giorni (maggiori dettagli su Vitevinonews.it, il periodico on line dell'Istituto regionale Vite e vino diretto da Umberto Ginestra, ndr), è stata condotta “sul campo” nel 2009 attraverso interviste a circa 400 visitatori di 16 aziende vitivinicole aderenti al Movimento per il turismo del vino, che offrono ricettività e ristorazione. «La crescita del fenomeno enoturistico in molte regioni italiane evidenzia – scrivono Asero e Patti – la necessità di ricerche che possano essere di aiuto ai produttori vitivinicoli nella gestione della domanda enoturistica: ciò diventa importante se i produttori di vino vorranno beneficiare del turismo del vino come mercato potenziale».
Secondo gli autori della ricerca «le cantine sono il centro di attrazione ma non possono autonomamente tendere ad essere coinvolte in due mercati differenti, il mercato del vino e quello del turismo». Da qui il suggerimento finale di «una comprensione della simbiosi tra i comportamenti del consumatore del vino e del turista del vino» per «organizzare l’offerta enoturistica, massimizzando l’esperienza della visita in cantina».

Nel dettaglio, gli intervistati erano nel 59,7% dei casi, uomini. Il 30,1% ricadeva nella fascia di età 30-39 anni, il 23,1% nella forchetta tra i 40 e i 49 anni. Il 52% era laureato (di questi l’11,9% anche con titoli post-laurea) e il 43% diplomato. Quanto al reddito, il 51,1% rientrava nella categoria media e il 31,6% in quella con reddito elevato. Passando al comportamento di spesa, la ricerca evidenzia che il 55% degli intervistati acquista almeno cinque bottiglie al mese, il 31% tra sei e dieci, il 14% almeno 11.

La spesa mensile media è sopra i 25 euro per il 30% degli intervistati, tra 26 e 50 euro per il 40%, tra 51 e 100 euro per il 19%. L’enoturista viaggia accompagnato da amici nel 39% dei casi, da familiari (23,8%), dal partner (23,3%). Il 46,2% visita una cantina più di una volta all’anno. Soprattutto, ha come motivazione principale «visitare cantine ma anche scoprire le attrattive turistiche circostanti» (60% degli intervistati).

«Gli enoturisti – scrivono i due ricercatori catanesi – scoprono il vino viaggiando e attraverso esperienze culturali, ad esempio assaggiando la gastronomia popolare; oppure visitano cantine in quanto il loro primo interesse è il vino o per migliorare la loro conoscenza del vino. Lo studio conferma quest’atteggiamento, infatti gli intervistati, sin dal momento in cui selezionano una cantina da visitare, sembrano essere più influenzati dalla reputazione del vino e della regione di produzione del vino; ricercano opportunità di relax e per migliorare la conoscenza del vino ma sembrano essere anche interessati all’ambiente naturalistico e culturale delle destinazioni visitate».
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