Legambiente in campo per il futuro del turismo sui Lidi

Comacchio. Ha avuto luogo nei giorni scorsi un incontro fra Legambiente Turismo, il Circolo Delta del Po ed i gestori dei complessi ricettivi all’aria aperta dei Lidi Comacchiesi per esaminare la situazione attuale del turismo locale e le sue prospettive, ciò anche alla luce delle recenti polemiche sulla variante normativa al PRG per il settore, che la nuova amministrazione comunale ha ereditato dalla precedente, e che ha visto prese di posizione i cui contenuti sono apparsi viziati da ragioni di schieramento politico e da protagonismi locali.

Nel corso dell’incontro gli ambientalisti hanno ribadito la preoccupazione che – al di là della reale portata specifica degli atti formali e delle norme in questione – ci si possa trovare a fronteggiare il rilancio di una nuova ondata di cementificazione del litorale del Delta, con aggiunta di seconde case alle decine di migliaia già presenti. Una simile prospettiva viene percepita negativamente anche dai gestori del plein air. Essi hanno sottolineato il loro impegno per la difesa dell’ambiente e del territorio costiero considerato un patrimonio naturalistico fondamentale per le loro attività, sostenendo l’esigenza di un quadro normativo aggiornato al fine di superare le attuali difficoltà a realizzare interventi di miglioramento e riqualificazione, così da corrispondere meglio alla domanda di ricettività turistica.

Nell’occasione Legambiente Turismo ha sottolineato come elementi importanti e da considerare con attenzione:

a) Le rilevazioni nazionali ed internazionali che esaltano, come fattori fondamentali della domanda turistica, la qualità dell’ambiente e del territorio; i beni culturali e naturalistici; il cibo e la gastronomia; le tipicità locali e le tradizioni; l’attenzione al risparmio energetico e idrico, l’incentivazione delle forme di mobilità leggera che privilegiano la bici e ad altri mezzi alternativi all’auto; le produzioni energetiche da fonti rinnovabili (in primis fotovoltaico e solare termico) e l’affermazione di stili di vita più in armonia con la natura.
b) Il patrimonio naturale dei Lidi Comacchiesi e del Delta del Po, ben più ricco di quello di altre mete del turismo massificato, è da tutelare e da offrire alla fruizione salvaguardandone l’integrità. Ciò rende sempre più urgente un’iniziativa di ampio respiro territoriale, di tutto il litorale del Delta (sia comacchiese che ravennate), per un contenimento del consumo di territorio che l’eccessiva disastrosa espansione dell’edilizia residenziale turistica ha sino ad oggi prodotto con un consumo irreversibile di natura. Serve l’avvio di una riconversione (anche con forme di “rottamazione” dell’imponente parco edilizio residenziale) che dia vita a formule nuove di impresa (come l’albergo diffuso), evitando nuova occupazione di territorio.

Legambiente Turismo e il Circolo del Delta del Po sottolineano l’esistenza nei Lidi di aziende del plein air e prende atto che esse desiderano non solo prosperare ma anche proiettarsi nel futuro, non solo investendo ma anche promuovendo nuovi e più virtuosi comportamenti. Ne è prova anche l’adesione di alcuni di essi ai princìpi e alle buone pratiche concordate per mantenere l’etichetta ecologica di Legambiente Turismo. Tali aziende hanno attivato programmi per prolungare la stagione turistica, rapportandosi alla domanda legata al birdwacthing e al turismo culturale. Ciò comporta anche la possibilità di dotarsi di case mobili e bungalow dotati di riscaldamento e di altri servizi ricettivi di qualità. Legambiente ritiene che si tratti di un contributo importante anche per bloccare le spinte che puntano a perpetuare l’opera di cementificazione e devastazione dell’ambiente naturale che sta dietro a proposte del tipo di quelle avanzate con il “Villaggio Elisea”.

Legambiente ha inoltre preso atto con piacere delle dichiarazioni – rese in occasione dell’incontro – che vedono la disponibilità dei gestori del plein air a queste innovazioni; dell’impegno a stare nei limiti delle quantità previste dalla normativa del settore del turismo all’aria aperta; della disponibilità a fornire informazioni su programmi e progetti allo scopo di condividere e/o migliorare la loro azione – come avviene già per quanto riguarda le misure definite insieme a Legambiente Turismo – che sono, ad un tempo, una sostanziale offerta di garanzie nei riguardi delle preoccupazioni degli ambientalisti ed una testimonianza concreta della voglia di fare turismo in modo strutturalmente diverso e più avanzato.

Preso atto di queste posizioni – e su queste basi – Legambiente Turismo e Legambiente Delta del Po ritengono opportune le iniziative e le normative dirette a favorire una riqualificazione dei campeggi esistenti, il tutto contenendo il processo di impermeabilizzazione dei suoli, favorendo una stabilizzazione dell’occupazione, puntando all’estensione della stagione turistica anche mediante l’ampliamento della gamma delle offerte ricettive all’interno delle aziende, attuando un generale miglioramento qualitativo con la riduzione della capacità ricettiva giornaliera e della densità massima attuale, incrementando, infine, le aree libere e destinate al verde, in linea con quanto prevedono leggi e normative di settore.

fonte: estense.com