Coldiretti, da 'Caligola' colpo di grazia a colture

L'arrivo della nuova ondata di caldo torrido, prevista nelle prossime ore, rischia di dare il colpo di grazia all'agricoltura italiana che, a causa della piu' grave siccita' degli ultimi dieci anni registra danni per un miliardo di euro. E' quanto afferma in una nota Coldiretti, che ha elaborato la prima mappa della sete regione per regione, sottolineando che si contano gia' pesanti tagli alla produzione nazionale che vanno dal -20% del pomodoro, al -30% del mais, fino al -40% della soia. Forti riduzioni, secondo Coldiretti, sono previste anche per la barbabietola da zucchero (quasi -50%) e per il girasole (-20%), mentre la vendemmia si preannuncia una dellepiu' contenute dell'ultimo secolo anche se di buona qualita'.



''Siamo di fronte agli effetti dei cambiamenti climatici nei confronti dei quali occorre intervenire con aiuti finanziari per affrontare l'emergenza ma anche con misure strutturali'' sottolinea il presidente di Coldiretti Sergio Marini in una nota, sottolineando ''l'importanza delle opere infrastrutturali per la conservazione dell'acqua con il necessario potenziamento degli invasi per l'avvenuta modifica della distribuzione della pioggia''. Secondo la 'mappa della sete' elaborata da Coldiretti, in Veneto sono piu' di 350 mila gli ettari di coltivazioni in forte sofferenza, con perdite che vanno dal 20% all'80% della produzione. In Piemonte, dove torna piu' che mai d'attualita' l'ampliamento dell'invaso in Valvassera, molti alpeggi hanno esaurito le risorse foraggere e in Lombardia si registrano raccolti di mais e pomodori tagliati di oltre il 20%.



Anche in Emilia Romagna a soffrire sono soprattutto mais e pomodoro da industria, oltre al comparto ortofrutticolo. In Abruzzo sono in difficolta' soprattutto le coltivazioni del Fucino e si registra un caldo del 30% della produzione di finocchi, radicchi e carote. In Toscana la prima stima dei danni della siccita' e' di 60 milioni di euro, persi il 30% dei pomodori, il 50% di mais, girasoli e barbabietole ma anche olio e vino stanno soffrendo. Problemi simili anche in Umbria, dove si riscontrano problemi anche nella produzione di latte, e nelle Marche, dove la siccita' rischia di azzerare la produzione di girasoli, mais e foraggio nella provincia di Pesaro. Codice rosso nel Lazio in alcune zone come il viterbese, dove ormai non piove da mesi: colpiti castagneti, noccioleti, oliveti, vigneti e ortofrutta. mancanza di foraggio e afa mettono a rischio anche gli allevamenti. I danni della siccita' in Campania sono stimabili a circa 50 milioni di euro: a rischio i raccolti dei terreni coltivati a nocciolo e castagne, ma anche pomodoro, mais, uva e tabacco. In Puglia, infine, all'inizio di agosto si registrano 108 milioni di metri cubi di acqua in meno rispetto all'estate 2011, una situazione da allarme rosso per tutte le produzioni ortofrutticole e per gli animali. In calo anche la produzione del latte, che nei giorni piu' roventi e' scesa anche del 50%. (ANSA).