I Baci Perugina spengono 90 candeline. I famosi cioccolatini - messi
tutti in fila, quelli venduti fino ad ora, farebbero dieci volte il giro
della terra - si apprestano infatti a celebrare i 90 anni di storia. Se
ne vendono 300 milioni ogni anno e 1.500 al minuto; e vengono esportati
in 55 Paesi del mondo. Sono inoltre stati utilizzati fino ad oggi oltre
18.000 chilometri di cartiglio per le celebri fasi, pari alla distanza
che copre la tratta Perugia-Melbourne. Il Bacio Perugina - ricorda la
Nestlé in una nota - entrò nelle case degli italiani nel 1922, grazie a
Luisa Spagnoli, l'intraprendente moglie di uno dei quattro fondatori
della Perugina, che cercava un sistema per utilizzare la preziosa
granella di nocciole, derivata dalla lavorazione di altri prodotti. Nato
con il nome di "Cazzotto", a causa della sua forma, fu poi ribattezzato
da Giovanni Buitoni "Bacio". Negli anni '30 vennero introdotti i
cartigli, invenzione di Federico Seneca, allora direttore artistico di
Perugina, che ebbe l'intuizione di aggiungere al piacere del cioccolato
quello di un messaggio che veicolasse affetto, calore, simpatia, insomma
tutte le facce dell'amore. Con un esplicito riferimento a un altro
"Bacio", il dipinto di Hayez, Federico Seneca ideò anche la scatola blu e
argento con la coppia che si bacia sotto una pioggia di stelle. Rodolfo
Valentino, Clark Gable, Frank Sinatra e Vittorio Gassman furono i primi
testimonial degli spot televisivi. I Baci Perugina hanno poi subito
diverse trasformazioni, cambiamenti anche significativi che racchiudono
la strategia di comunicazione del brand: nel 2011 è per esempio arrivato
il Bacio bianco ed oggi il noto cioccolatino ha un suo sito internet
(www.baciperugina.it), mentre la pagina facebook "Baci Perugina fun
club" conta oltre un milione di fan. (ANSA)